venerdì, marzo 17, 2006

One night in Paris - Exciter Tour 2001


Praticamente uno dei DVD che prima o poi fonderanno nel mio lettore o nella mia xbox.

Lo copiai quasi per caso da Pino (grande fan dei DM), mi piacevano le performance live ma nn sapevo cosa fossero capaci di fare. Le canzoni che conoscevo erano quelle più sputtanate: Enjoy the silence, Dream on e It’s no good. Dopo aver inserito il DVD fui tentato di ascoltare quelle che conoscevo ma preferii vivere il concerto per intero (rito ben augurale prima dell’inizio compreso).

Si accendo le luci e Martin L. Gore parte con il loop di “Dream on”. I primi applausi sono tutti per lui. Silenzio e poi esplosione...”The dead of night” porta sul palco anche Dave Gahan.
La band è al completo, “The sweetest condition” (...what chance still I have) scivola via con i suoi toni cupi ma aggraziati allo stesso tempo. Il primo urlo di Dave Gahan (Good evening Paris) segna il primo dei pezzi che trascineranno il pubblico e gli spettatori davanti al DVD: è Halo e io sono lo spettatore (...that’s right direbbe qualcuno).

Ora si comincia a fare sul serio: “Walking in my shoes” (...Now I’m not looking for absolution,forgiveness for the things I do, but before you come to any conclusions try walking in my shoes) e “Dream on”, musica, luci ed ombre.

“When the body speaks” fà riprendere fiato. Sembra una ninna nanna, è per questo che vado a leggere subito il testo.

Appena comincia “Waiting for the night” il palco s’illumina di blu. Dietro vengono proiettate gocce e pioggia di un blu misto a nero (...there is a star in the sky).

Martin L. Gore, da solo sul palco, con “It doesn’t matter two” e “Breath” permette forse a Dave Gahan di prendersi una pausa. La sua voce e le sue espressioni malinconiche si incastrano a meraviglia nello spettacolo.

Gahan è di nuovo sulla scena e si ricomincia con “Freelove” (...No hidden catch, no strings attached just free love), in cui tutto il pubblico è invitato a scemare il pezzo prima che le note delle tastiera facciano partire “Enjoy the silence” (...dai quì non posso scrivere tutta la canzone).

Il pezzo più cattivo è forse “I feel you”, cattivo da far male ma nello stesso tempo da voglia di buttare e urlare fuori tutto quello che hai dentro.

Ancora blu...tanto blu: “In your room” una delle più piacevoli scoperte (...I’m hanging on your words, living on your breath, feeling with your skin). Dimenticavo: thanks to Jordan Bailey and Georgia Lewis,

Durante “It’s no good” vengono proiettate le immagine del video originale (quel tipo somiglia a un vecchissimo amico delle scuole superiori).
Tutti aspettavano “Personal Jesus” ma è ancora Martin L. Gore a sorprendermi con “Home”; ho l’impressione che l’approccio ai pezzi sia quasi sempre stentato ma, chiusi gli occhi, le parole vengono fuori (...And I thank you for bringing me here, for showing me home, for singing these tears, finally I’ve found that I belong here).

"Condemnation" e "Black Celebration" scivolano via (ho giá dato un'occhiata a quanti pezzi mancano e sta arrivando il mio preferito).

L'ultimo pezzo é "Never let me down again" in cui tutti il pubblico é con le mani al cielo, forse anche consapevole che quello é proprio davvero l'ultimo.

Da quel giorno avró rivisto quel DVD una decina di volte, solo da un paio peró la fine del concerto é cambiata. La scena é questa: Mi muovo per spegnere la Xbox e sulla console ci sono 4 biglietti per vederli dal vivo il 17 Luglio allo Stadio Olimpico...che figata !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ienarufus

2 Comments:

Blogger KayzerSoze said...

Però ricordati il 29 Aprile di venire al concerto di CAPAREZZA ...
al Forte Prenestino!

6:21 AM  
Anonymous Anonimo said...

E del devotional tour, cosa ne pensi ????

2:21 AM  

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